Piano nazionale sulla medicina di genere: in sintonia con l’agire professionale degli infermieri
Articolo tratto dal sito: http://www.fnopi.it/attualita/piano-nazionale-sulla-medicina-di-genere-in-sintonia-con-l-agire-professionale-degli-infermieri-id2666.htm“
Il 78% degli infermieri in servizio (quasi 300mila) è donna. E lo sono quasi l’80% degli iscritti agli Ordini delle professioni infermieristiche. La medicina di genere per la nostra categoria professionale non è importante solo dal punto di vista di personalizzazione delle cure, ma anche per le differenze legate al mondo del lavoro e all’organizzazione dello stesso, con tutte le diverse conseguenze che queste situazioni hanno nella differenza di genere. Le infermiere sono professioniste che hanno affrontato un lungo e severo percorso di studi universitari, completato da stage e perfezionamenti. Ma sono anche donne che molto spesso devono affrontare, oltre al normale peso dell’attività lavorativa, pure una responsabilità familiare e domestica che questa società, e la cultura del nostro paese, tende purtroppo ancora oggi a delegare eccessivamente alla sfera femminile. Il valore aggiunto e quello sociale per la nostra professione sono quindi evidenti. E questo dovrebbe valere anche per i percorsi di carriera”.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), il maggiore d’Italia con i suoi oltre 450mila iscritti, per la maggior parte donne, valuta positivamente l’intesa Stato Regioni che prevede l’ufficializzazione della medicina di genere nel nostro Paese con un Piano nazionale ad hoc, ma sottolinea e ricorda che gli infermieri non sono solo responsabili dell’assistenza ai cittadini – prestando quindi particolare attenzione al genere – ma sono anche in gran parte donne.