Sabato 25 settembre a Teramo, nel Parco della Scienza, ha fatto tappa il Congresso nazionale della FNOPI (Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche) che si è svolto in modalità “on the road”, toccando tutte le regioni italiane.

All’evento ha partecipato l’intero consiglio nazionale presieduto da Barbara Mangiacavalli: “L’idea alla base del congresso nazionale itinerante è di mettere in evidenza le buone pratiche assistenziali che gli infermieri hanno adottato in questi anni, spesso come studi pilota – ha spiegato la presidente della FNOPI – raccoglierle e documentarle alla fine del tour, che si concluderà a maggio, e consegnarle alle istituzioni per far vedere quali esiti di salute portano questi modelli organizzativi e assistenziali che mettono al centro la persona assistita”.

Premiato il progetto Medicasa Click&Care per la digitalizzazione del servizio ADI nell’Asl di Pescara.

Al termine del congresso sono stati intervistati i presidenti degli Opi provinciali.

La presidente Irene Rosini: “In Abruzzo siamo indietro rispetto ad altre regioni italiane perché non ci sono ancora i dirigenti infermieristici e l’autonomia, riconosciuta sulla carta, non è ancora applicata a livello istitutivo. Vorremmo dire la nostra nella gestione degli infermieri. Auspichiamo interventi rapidi al fine di colmare questa lacuna”.

Cristian Pediconi, (presidente OPI Teramo) “Sono stati premiati quattro progetti molto validi. Speriamo che le istituzioni regionali ci coinvolgano sempre più perché gli OPI devono essere presenti nei tavoli tecnici dove viene ridiscusso l’utilizzo degli infermieri per migliorare l’assistenza sanitaria”.

Maria Luisa Ianni (presidente OPI L’Aquila) Abbiamo firmato un protocollo d’intesa a maggio 2020, in piena pandemia, e quando è stato necessario chiedere aiuto agli infermieri, gli infermieri ci sono stati e hanno fatto il massimo. Ora deve svilupparsi la sanità territoriale e il cosiddetto ospedale-territorio non si può pensare senza di noi

Giancarlo Cicolini(presidente OPI Chieti) “La presenza degli infermieri sul territorio è sempre mancata nel nostro sistema sanitario nazionale e si è visto soprattutto durante la pandemia. L’infermieristica di comunità riesce anche a garantire la continuità tra ospedale e territorio indispensabile per migliorare l’attuale sistema sanitario

 

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